"Dov’è dunque la realtà?
Di fronte o di profilo?
Ma soprattutto cos’è un oggetto?
Forse un oggetto è un legame che permette
Di passare da un soggetto all’ altro
Di vivere in società e stare insieme
Ma poiché i rapporti sociali sono sempre ambigui
E il pensiero divide come unisce
E le parole uniscono per quello che esprimono
e separano per quello che omettono
c’è un grande abisso
la mia certezza soggettiva dalla verità
Poiché so di essere innocente
Anche se mi sento innocente
Poiche' ogni evento trasforma la mia vita quotidiana
Poiche' sbaglio a comunicare a capire
Ad amare ed essere amato
Poiche' ogni fallimento mi confina nella solitudine poiche’
Poiche non posso sottrarmi all’obiettività che mi schiaccia
Né alla soggettività che mi esilia
poiche non posso innalzarmi fino all’essere
Né cadere nel nulla
Devo ascoltare devo guardare
Intorno a me più che mai
Il mondo, il mio simile, mio fratello
MONOLOGO DI UNA VOCE FUORICAMPO DI “DUE O TRE COSE CHE SO DI LEI” UN FILM DI JEAN-LUC GODARD
Di fronte o di profilo?
Ma soprattutto cos’è un oggetto?
Forse un oggetto è un legame che permette
Di passare da un soggetto all’ altro
Di vivere in società e stare insieme
Ma poiché i rapporti sociali sono sempre ambigui
E il pensiero divide come unisce
E le parole uniscono per quello che esprimono
e separano per quello che omettono
c’è un grande abisso
la mia certezza soggettiva dalla verità
Poiché so di essere innocente
Anche se mi sento innocente
Poiche' ogni evento trasforma la mia vita quotidiana
Poiche' sbaglio a comunicare a capire
Ad amare ed essere amato
Poiche' ogni fallimento mi confina nella solitudine poiche’
Poiche non posso sottrarmi all’obiettività che mi schiaccia
Né alla soggettività che mi esilia
poiche non posso innalzarmi fino all’essere
Né cadere nel nulla
Devo ascoltare devo guardare
Intorno a me più che mai
Il mondo, il mio simile, mio fratello
MONOLOGO DI UNA VOCE FUORICAMPO DI “DUE O TRE COSE CHE SO DI LEI” UN FILM DI JEAN-LUC GODARD
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