Fanciullo gli pareva che l'infelicità venisse dalla malvagità, e sentiva sdegno contro i malvagi, e dolore della virtù sventurata. Ma ora nella sua tristezza, non è più scintilla d'ira, e la vita non gli par più degna di esser contesa, perché sono infelici tutti, schiavi e tiranni, oppressi e oppressori, buoni e cattivi. Fanciullo aveva malanimo contro gli sciocchi e gl'ignoranti, e ora cerca di confondersi con loro, e tiene con ambe le mani afferrati gli ultimi avanzi della fanciullezza, quando sperava e sognava felicità e sperando e sognando la godeva. E quel tempo è passato, e non tornerà più certo mai più. "insieme colla fanciullezza è finito il mondo e la vita per me, e per tutti quelli che pensano e sentono; sicché non vivono fino alla morte, se non quei molti che restano fanciulli tutta la vita". Giacomo Leopardi
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