Grande fermento nel 1905 o giù di lì, da dimenticarsi di mangiare per creare e provare le combinazioni dei colori "simultanei"... e poi girare di notte, complici i nuovi lampioni elettrici che sostituivano quelli a gas, e quindi altri aloni, cerchi di luce evocanti forme e idee....
"Credo che ci siano due tipi d'artista: gli istrioni di talento e coloro che non possono separare la loro vita dalla loro arte; la respirano, la vivono e non hanno tempo di farsi pubblicità istrionesca. "Sonia Delaunay (con riferimento al poeta Blaise Cendrars) Sonia Delaunay - la danza del colore - Marina Giordano/Selene edizioni>>
La Prose du Transsibérien et de la Petite Jehanne de France - Blaise Cendrars
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«Dimmi, Blaise, siamo molto lontani da Montmartre? »
Siamo lontani, Jeanne, sei in treno da sette giorni
Sei lontana da Montmartre, dalla Collina che ti ha nutrita, dal Sacro Cuore dove ti sei rannicchiata
Parigi è scomparsa nella sua vampa immensa
Non restano altro che ceneri a non finire
La pioggia che cade
La torba che si gonfia
La Siberia che gira
La greve coltre di neve che sale.
E il sonaglio della follia che tintinna come un estremo desiderio nell'aria illividita
Il treno palpita nel cuore degli orizzonti plumbei
E la tua pena sogghigna...
«Dimmi, Blaise, siamo molto lontani da Montmartre?»
Le inquietudini
Dimenticale
Tutte le stazioni screpolate oblique sui binari
I fili del telegrafo ai quali stanno sospese
I pali che fanno smorfie gesticolano e le strozzano
Il mondo si stira si allunga e si ritira come una fisar¬monica tormentata da una sadica mano
Negli squarci del cielo, le locomotive infuriate
Fuggono via
E nei buchi
Le ruote vertiginose le bocche le voci
E i cani del malaugurio che ci abbaiano alle calcagna
Sono scatenati i demoni
Ferraglie
Tutto è un accordo stonato
« Il brun-run-run » delle ruote
Urti
Sussulti
Siamo un temporale nel cranio di un sordo...
«Dimmi, Blaise, siamo molto lontani da Montmartre?»
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