Le rêve de la poupée: a clockwork performance

11/15/2008

a clockwork performance

tutti i giorni dalle 10 alle 20 ingresso libero....

Dall'11 novembre al 14 dicembre 2008 la Fondazione Trussardi presenta la prima grande mostra personale in Italia di Tino Sehgal nelle sale di Villa Reale, Via Palestro 16 Milano, sede della Galleria d’Arte Moderna. Tra le opere di Antonio Canova, Andrea Appiani e Medardo Rosso, strane sorprese e custodi impazziti!

2 commenti:

Anonimo ha detto...: non si può stare distesi a terra in un museo mentre uno strano figuro si guarda intorno distratto. ma che blog è mai questo che mette gli avvisi di mostre così noiose che solo degli eccentrici vanno a vedere!
io da par mio me ne sto a casa, magari con un collarino per non scappare via, sai la tentazione...; 15 novembre 2008 alle ore 22:37
clochart ha detto...: le mostre sono sempre noiose, le opere non sono più dell'artista e non ancora nostre, siamo noi che le addizioniamo di senso. l'indifferenza piuttosto che lo scimmiottamento mi sembra una plausibile reazione davanti alle performance a orologeria. io mi sarei messa volentieri in una sala vuota a declamare la mia frase, mettendo in crisi la scaletta dei personaggi a scoppio programmato, un falso nel vero, o un vero nel falso... non si sa; 19 novembre 2008 alle ore 21:23

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Cerco di svelare a mani nude qualcosa che si cela nell’insolitamente solito, nel non detto, in ciò che involontariamente rimane dell’invisibile quotidiano, fino a che affiora sulla superficie della carta un inaspettato e irreversibile riconoscimento.

By means of collage and monoprint I try to
reveal with my bare hands something that is hidden in the confortable custom, in the unsaid, in what involuntarily remains of invisible in the day, until an unexpected and irreversible recognition emerges on the surface of the paper.
I met the mail art network in 1998, a free
land where ironic or ethical communication is the key connecting art and life.

WHAT IS MAIL ART - La fitta rete dell’arte postale, permette la convivenza artistica di ogni espressività che vi confluisce, rappresenta un mondo come quello primordiale tratteggiato da Italo Calvino nelle Cosmicomiche, tutto in un punto: epoche e situazioni apparentemente distanti fra loro producono emozionanti patchwork e provvidenziali effetti a catena.

All’alba del terzo millennio, l’arte postale rappresenta tuttora un esempio di globalizzazione positiva, è ancora quel raggio di sole a disposizione nella nostra tasca. L’arte postale è la dimostrazione che l’arte, ma davvero svincolata da obblighi, presenzialismi e compromessi, può costituire, come dovrebbe essere, quel trait d'union personale e leale tra i “predecessori” e con i "successori"...