9/08/2011

L’arte non viene a dormire nei letti che le hanno preparato, scappa appena si pronuncia il suo nome: quello che ama è l’incognito. I suoi momenti migliori sono quando dimentica il suo nome.


Sono le parole dell’artista francese Jean Dubuffet, che nel 1945 coniò la nozione di art brut, un’arte senza alcuna traccia di intellettualismo e pretese culturali.

Mi commuove leggere che l'art brut e la più ampia outsider art sia fatta di lavori creati dalla solitudine e da impulsi creativi puri e autentici. (nella foto: opera di Madge Gill)

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