3/21/2012

«Dimmi, Blaise, siamo molto lontani da Montmartre? »

"If there are geometric forms, it is because these simple and manageable elements have appeared suitable for the distribution of colors whose relations constitute the real object of our search, but these geometric forms do not characterize our art. The distribution of colors can be effected as well with complex forms, such as flowers, etc. ... only the handling of these would be a little more delicate."


Grande fermento nel 1905 o giù di lì, da dimenticarsi di mangiare per creare e provare le combinazioni dei colori "simultanei"... e poi girare di notte, complici i nuovi lampioni elettrici che sostituivano quelli a gas, e quindi altri aloni, cerchi di luce evocanti forme e idee....


"Credo che ci siano due tipi d'artista: gli istrioni di talento e coloro che non possono separare la loro vita dalla loro arte; la respirano, la vivono e non hanno tempo di farsi pubblicità istrionesca. "Sonia Delaunay (con riferimento al poeta Blaise Cendrars) Sonia Delaunay - la danza del colore - Marina Giordano/Selene edizioni>>

La Prose du Transsibérien et de la Petite Jehanne de France - Blaise Cendrars
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«Dimmi, Blaise, siamo molto lontani da Montmartre? »
Siamo lontani, Jeanne, sei in treno da sette giorni
Sei lontana da Montmartre, dalla Collina che ti ha nutrita, dal Sacro Cuore dove ti sei rannicchiata
Parigi è scomparsa nella sua vampa immensa
Non restano altro che ceneri a non finire
La pioggia che cade
La torba che si gonfia
La Siberia che gira
La greve coltre di neve che sale.
E il sonaglio della follia che tintinna come un estremo desiderio nell'aria illividita
Il treno palpita nel cuore degli orizzonti plumbei
E la tua pena sogghigna...
«Dimmi, Blaise, siamo molto lontani da Montmartre?»
Le inquietudini
Dimenticale
Tutte le stazioni screpolate oblique sui binari
I fili del telegrafo ai quali stanno sospese
I pali che fanno smorfie gesticolano e le strozzano
Il mondo si stira si allunga e si ritira come una fisar¬monica tormentata da una sadica mano
Negli squarci del cielo, le locomotive infuriate
Fuggono via
E nei buchi
Le ruote vertiginose le bocche le voci
E i cani del malaugurio che ci abbaiano alle calcagna
Sono scatenati i demoni
Ferraglie
Tutto è un accordo stonato
« Il brun-run-run » delle ruote
Urti
Sussulti
Siamo un temporale nel cranio di un sordo...
«Dimmi, Blaise, siamo molto lontani da Montmartre?»

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