12/29/2007

Georges Hugnet 1906 - 1974

Nella ricerca dell'assoluto poetico e della bellezza, le decalcomanie automatiche, i fotomontaggi, i collages, gli oggetti trovati (alghe secche o tovaglioli di ristoranti non importa) divengono attraverso l'arbitrarietà del caso e della mano rivelatori di universi onirici.
Un teatro d'amore e del sogno che si gioca lontano dai riflettori, che se ne frega delle etichette, delle mode, delle classificazioni e che morirà solo dopo che saranno scomparsi i libri e i curiosi.

Le sang en proverbe
est ecrit sur
les mannequins,
extremités flexibles
au pied d'un aquarium misterieux...
rire
vole
d'une main que raconte
la rose, deux jours et deux nuits
les demoiselles vivaient au sein
des révolutions
irrésistiblement
voix fluide des anches parfaites et blanches

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